7 min letti
STREET PHOTOGRAPHY

Come iniziare con la street photography

Quante volte hai già sentito parlare di street photography? Probabilmente moltissime. È il movimento fotografico dell’attimo fuggente, della spontaneità e dell’inaspettato. Un mondo dove gli inconsapevoli attori vengono immortalati a loro insaputa da un intraprendente fotografo di strada.

Si potrebbe quasi paragonare la fotografia di strada a un’opera d’arte astratta. In quelle folli combinazioni di colore su tela si nascondono infatti infinite interpretazioni e variazioni della realtà, proprio come sulla strada.

Nello stesso quadro migliaia di persone diverse tra loro vedono forme differenti, un po’ come succede quando si fissano le nuvole alla ricerca di elefanti o di draghi sputafuoco.

Lo stesso accade ai fotografi di strada: nei loro scatti è racchiuso l’attimo fuggente, quello che ogni volta che lo guardi ci trovi qualcosa di diverso, che sia un’emozione nuova o un dettaglio che non avevi notato prima.

La bellezza della street photography sta tutta qui: non c’è tempo di progettare lo scatto, di studiare la composizione o di cercare la migliore angolazione … bisogna invece saper cogliere  quello che Henry Cartier-Bresson chiamava l’istante decisivo.

Nella street photography insomma, la fotografia perfetta dura solo un istante. Un attimo prima c’è, un attimo dopo è scomparsa. Quella persona si è allontanata, il cane ha smesso di giocare con il suo padrone e quello skater ha già eseguito il suo trick ….

È fondamentale perciò essere sempre attenti a ciò che succede intorno a sé, in modo da riuscire a cogliere il momento giusto.

hyeres ciclista bresson

In questa celebre fotografia “street” di Henri Cartier-Bresson il ciclista è esattamente sul punto di di fuga individuato da scale e strada. Un attimo prima o un attimo dopo e lo scatto avrebbe perso la sua proporzione perfetta. 

Lo scopo della street photography

Dall’inviato di guerra al fotografo di moda, dal paesaggista al fotografo sportivo, tutti i bravi fotografi raccontano storie.

Gli street photographer non fanno eccezione, però a differenza dei fotografi appena menzionati non hanno bisogno di andare in posti speciali per farlo, perché il loro “set” è la vita quotidiana.

Intravedono poesia e drammi agli angoli delle strade o nei tunnel della metropolitana, interpretano a modo loro una realtà che è sotto gli occhi di tutti ma che, allo stesso tempo, è invisibile.

Ti è mai capitato di notare il sorriso di una ragazza che si accende una sigaretta in mezzo al traffico, appoggiata a una vecchia cabina telefonica? È difficile rendersi conto della bellezza di momenti come questo, presi come siamo dal lavoro e dagli impegni.

Gli street photographer, invece, riescono a cogliere la spontaneità dei gesti e delle espressioni di chi affolla ogni giorno le strade di tutto il mondo senza che queste persone se ne accorgano. I protagonisti degli scatti sono infatti inconsapevoli di essere ritratti.

La missione della fotografia di strada è dunque quella di raccontare la vita nella sua quotidianità: per esempio la  gentilezza casuale e l’incredibile bellezza del genere umano, ma anche il suo dramma e squallore. Ecco perché la street photography può diventare un grido di denuncia nei confronti di quelle ingiustizie sociali che vengono perpetrate ogni giorno in tutto il mondo.

Le strade delle grandi città sono il palcoscenico preferito del fotografo di strada, ma non l’unico.

In realtà esistono infiniti luoghi in cui andare alla ricerca dell’attimo fuggente: centri commerciali, feste all’aperto, concerti, mercati e supermarket ….  La street photography è un viaggio alla scoperta di un mondo che è in continuo cambiamento, è come un grande album di istantanee della società odierna che fissano nell’eternità attimi che non ritorneranno mai più.

Come si comincia con la street photography

Per fare street photography bisogna innanzitutto superare la paura.

Quella di fotografare per le strade, di “farsi scoprire”, di essere inopportuni o molesti.

Ma se vuoi diventare un fotografo di strada non c’è alternativa: devi uscire di casa con la tua fotocamera in mano e buttarti fra la gente. Devi imparare a osservare, ad ascoltare te stesso e tutto quello che ti succede intorno. Impara a osservare il mondo, le cose e le persone con i tuoi occhi.

Solo così riuscirai a capire cosa ti emoziona, per poi racchiuderlo in un’immagine e trasmetterlo agli altri. Quando avrai le idee chiare, agisci. Scatta, scatta a più non posso. Sperimenta, esplora, gioca e divertiti mentre fai tutto questo. La costanza e gli errori che farai all’inizio ti indicheranno la via per continuare a migliorarti.

So che una delle paure più grandi di chi si avvicina per la prima volta al mondo della street photography è il confronto con gli sconosciuti. Il timore di entrare in contatto con qualcuno che si sta recando al lavoro, oppure che sta accompagnando il figlio a scuola. Di disturbarlo in qualche modo, di appropriarsi di un momento intimo della vita di un’altra persona.

Per questo il fotografo di strada cerca sempre di non farsi notare mentre scatta, in modo da non perdere quella preziosa spontaneità tipica dei soggetti inconsapevoli.

Eppure, succederà. Succederà che qualcuno si accorga di te, e che l’idea di essere fotografato non gli piaccia per niente. Ecco il secondo consiglio che ti posso dare: sii umile, e non avere paura di parlare con le persone.

Spiega loro che sei un fotografo e stai portando avanti un progetto speciale, e che non era tua intenzione far sentire a disagio i tuoi interlocutori. Rassicurali sul fatto che non hai nessun problema a cancellare la fotografia in questione, se questo è ciò che desiderano. Infine, ricorda sempre che un sorriso vale più di mille parole.

Alcune regole basilari della street photography

 Come fare a cogliere l’istante decisivo quando tutto intorno a te sembra essere caotico e affollato?

Non farti prendere dal panico, siediti e aspetta. Letteralmente. Hai più possibilità di notare qualcosa di interessante stando fermo in un posto piuttosto che continuando a camminare senza meta per le vie di una grande città.

Attenzione però: “siediti e aspetta” non significa che il fotografo di street non si prepari.

Ne è un esempio la foto  di Cartier-Bresson che abbiamo visto sopra: non è che il grande fotografo passasse di lá e, visto il ciclista, abbia tirato fuori la sua fotocamera per fotografare … aveva invece visualizzato la possibilità di questa scena fin dal primo momento in cui si era ritrovato in cima alle scale.

E aveva poi aspettato pazientemente che essa si “materializzasse”.

Il “siediti e aspetta” dello street photographer non è quindi, solamente, una attesa casuale finché non capita qualcosa. Ma è spesso l’attesa di un istante specifico che si è pre-visualizzato, prima ancora del suo stesso accadimento

Mentre sei in movimento poi, hai meno tempo a disposizione per accorgerti di quello che ti succede intorno e, di conseguenza, per scattare.

Rischi così di perdere l’attimo giusto, anziché coglierlo! Ti suggerisco perciò di individuare una o più location interessanti per te e di fermarti ad aspettare. Saranno così le persone a entrare nel tuo spazio, e non viceversa, creando una condizione ottimale per entrambe le parti.

Henri Cartier-Bresson, in treno, Romania. Riesco quasi a vedere il grande Cartier-Bresson mentre studia i due giovani seduti davanti a lui e aspetta discretamente che si addormentino per scattare questa foto dall’incrocio di diagonali perfetto

La Street photography e il problema della messa a fuoco

Nella street photography passi magari ore fermo ad aspettare, ma poi tutto accade sempre alla velocità della luce: bisogna essere veloci nell’osservare l’ambiente circostante, e ancora più rapidi nel mettere a fuoco e scattare.

Ciò significa che, nella maggior parte dei casi, ottenere immagini perfettamente a fuoco è quasi impossibile.

Come rimediare? Con la tecnica dell’iperfocale: una volta calcolata la giusta distanza, è sufficiente impostarla sulla macchina per mettere a fuoco tutti gli elementi compresi fra la metà di quel numero fino all’infinito. Alcuni dei più famosi scatti di street photography della storia sono stati realizzati usando questa tecnica.

Le regole di composizione

Non dimenticarti inoltre delle regole basilari di composizione dell’immagine. I fotografi di strada sanno bene che non è possibile stabilire a priori la struttura di un immagine di questo tipo, ma se vuoi rendere i tuoi scatti interessanti devi imparare a previsualizzare la scena che vuoi ritrarre.

Cerca le diagonali, segui le linee principali e le curve che avranno il compito di condurre l’occhio dell’osservatore finale sul soggetto principale della tua fotografia. Una certa dinamicità nella composizione aiuta lo spettatore a immedesimarsi, a sentirsi parte della scena immortalata su pellicola.

E preparati anche a fare un buon lavoro di post-produzione. Inevitabilmente infatti, dato il caos della strada, dovrai spesso ritagliare la foto, o eliminare questo o quell’elemento. Non avere paura, non c’è niente di male! La post-produzione esiste da molto prima di photoshop, fin dagli albori della fotografia, e se serve a veicolare meglio il tuo messaggio è semplicemente una risorsa artistica in più.

L’attrezzatura ideale per la street photography

 Gli street photographer sono sempre in movimento e devono cercare di dare meno nell’occhio possibile mentre scattano fotografie in pubblico.

Oltre a questo, devono trasportare l’attrezzatura a mano tutto il giorno, in condizioni climatiche molto variabili, e devono poterla maneggiare con rapidità e precisione.

Qual è dunque l’attrezzatura che risponde meglio a queste esigenze?

Quella meno ingombrante e più leggera e robusta e possibile.

La silenziosità dell’otturatore è un ulteriore bonus: per i fotografi di strada infatti, la discrezione è tutto. Meglio ancora se la camera prescelta è dotata di comandi intuitivi, che possano essere personalizzati secondo le proprie esigenze in modo da velocizzare ulteriormente il processo di scatto.

In generale, le macchine fotografiche che meglio rispondono a queste caratteristiche sono le mirrorless, e se devi sceglierne una per inziare ti consiglio di scegliere una fuji della serie X o una mirrorless canon entry level, come la M50  o la M6.

Naturalmente anche una reflex può andare bene,  soprattutto ora che i produttori le hanno alleggerite e ridimensionate un po’, ma sarà ovviamente sempre un po’ più pesante e ingombrante che una mirrorless. Te la consiglio dunque solo se, oltre alla street photography, ti dedico molto ad altri generi fotografici.

Che tu scelga una mirrorless oppure una reflex, dovrai comunque avere anche degli obiettivi.

L’optimum è avere un’ottica fissa da 50 mm e basta, come usava fra i grandi street photographer di un tempo: poco peso, spesa contenuta, poco ingombro, ottima qualità ottica. Certo però che, per le limitazioni che da una unica focale fissa, non è una scelta che piace a tutti.

(Nota: se hai una fotocamera con sensore APS-C tieni in conto il crop factor! E quindi per esempio un 35 mm può andare benissimo).

Se vuoi un po’ di duttilità in più devi per forza prendere uno zoom con focali corte/intermedie, come 24-70 o il 24-105: certo però che spenderai un po’, e ti ritroverai con almeno 800 grammi in più da portarti in giro.

Ricorda di portare sempre con te una batteria di scorta: non conviene infatti spegnere e accendere la fotocamera di continuo, si rischia di consumare la carica inutilmente e di perdere l’occasione di immortalare il momento decisivo dell’azione.

Se poi hai una mirrorless, il problema si aggrava, perché in generale hanno una autonomia molto più limitata delle reflex (a causa del mirino elettronico). Se puoi, investi in due batterie di riserva!

Cavalletto si o no? Per certi tipi di foto sarà indispensabile! Quindi o non le fai e rinunci a quel tipo di foto, o quando le fai giri con la fotocamera già montata sul cavalletto, che però dovrà essere il più leggero e maneggevole possibile

Infine, approfitta della tecnologia moderna in maniera furba! Visto che ormai molte fotocamere ce l’hanno, per la street photography prediligi macchine fotografiche che hanno lo schermo LCD mobile.

In questa maniera non dovrai tenere sempre la fotocamera esattamente di fronte a te, ma potrai fare foto con la macchina in alto sopra la testa o in basso fra le gambe o in ogni altra posizione “contorsionista” che desideri.


I grandi autori di street photography

 La storia è piena di grandi artisti che hanno dedicato anima e corpo alla street photography. Personaggi come Henri Cartier – Bresson, l’inventore della teoria dell’istante decisivo, hanno rivoluzionato il modo di intendere la fotografia e hanno creato uno stile comunicativo mai visto prima.

Altri, come Vivian Maier, sono diventati inconsapevoli esponenti di un movimento che prenderà sempre più piede negli anni, fino a diventare uno dei generi più amati dei giorni nostri. Nelle foto di Vivian ci sono attimi rubati fra le strade di New York, Chicago e Los Angeles: momenti carichi di ironia, di bellezza e di grande dignità.

strette photography vivian maier

Vivian Maier. Un uomo si addormenta nella sua auto parcheggiata sulle strade di una grande metropoli.

Poi ci sono personaggi come Elliot Erwitt, il fotografo dell’assurdo, che ama immortalare momenti bizzarri ai limiti del surrealismo sia nelle campagne francesi che nelle grandi metropoli.

E che dire di William Klein? Conosciuto da tutti come uno dei padri della street photography, è diventato famoso grazie all’uso sapiente della luce naturale e della sfocatura.

Impossibile anche non citare Alex Webb, l’esploratore: colui che non conosce altri modi di affrontare un luogo se non camminando. “Questo è ciò che fa un fotografo della strada: cammina, osserva, aspetta, parla, e poi guarda e aspetta ancora un po’, cercando di non perdere mai la fiducia nel trovare subito dietro l’angolo qualcosa di inatteso, di sconosciuto, oppure il lato nascosto di cose che conosce già”. Parola di Webb.

 ellliot erwitt street photography

Eliott Erwitt, foto scattata durante una competizione canina in Inghilterra.

Leggi e normative in merito alla fotografia di strada

Non pretendo qua di dare un consiglio legale, se ne hai davvero bisogno ti suggerisco di andare dal tuo avvocato di fiducia.

Mi limito a darti qualche indicazione per farti capire come la questione della street hotography sia legalemtne complessa, perché da una parte c’è l’interesse a tutelare l’arte e la cultura, e dall’altra la privacy degli indivisui.

In Italia, come in molti altri paesi del mondo, è lecito fotografare la gente nei luoghi pubblici. Non è permesso però pubblicare o commercializzare lo scatto senza il consenso della persona interessata, poiché verrebbero violate le normative sulla privacy e il diritto di immagine.

Ci sono alcuni rari casi in cui le fotografie scattate in contesti pubblici possono essere pubblicate anche senza l’autorizzazione del soggetto interessato. È praticamente impossibile infatti scattare delle foto di luoghi pubblici come piazze, monumenti o strade escludendo tutti i presenti. In questi casi dunque, è sufficiente che i volti dei passanti non siano riconoscibili. Nel caso in cui lo fossero, invece, è obbligatorio oscurarli per non contravvenire alla normativa.

Hai comunque la facoltà di far firmare una liberatoria al protagonista della tua foto, in modo da poterla pubblicare legalmente. Basta inserire nel documento i dati personali, l’autorizzazione all’utilizzo e la firma della persona interessata. Fai molta attenzione quando si tratta di minorenni: in questo caso è imprescindibile avere una liberatoria firmata da entrambi i genitori per poter utilizzare la fotografia.

Come avrai intuito, il mondo della street photography è tanto complesso quanto affascinante. Ogni gesto, ogni dettaglio che viene immortalato parla dell’artista artefice dello scatto e dell’epoca in cui viviamo. Non c’è soddisfazione più grande di osservare il mondo e raccontarlo attraverso i propri occhi, servendosi di istantanee che fissano l’attimo fuggente nell’eternità.

QUESTO SITO È STATO CREATO TRAMITE