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LA COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA

PREMESSA:

così come la sintassi e la grammatica non servono a farci comprendere un nostro pensiero ma ad esternarlo e renderlo comprensibile a tutti coloro che ci ascoltano, anche la composizione serve a rendere le nostre fotografie, apprezzabili a chiunque le osservi.

Per chi fa musica, sa bene che non può suonare note a caso, ma se vuole ottenere un certo apprezzamento dovrà seguire delle particolari armonie.

 

LE LINEE ARMONICHE PER LA COMPOSIZIONE:

Essa deriva dalle più antiche forme del disegno geometrico dove nessun elemento veniva lasciato al caso ma seguiva delle linee, dei punti e delle armonie ben precise.

Il compito del fotografo è quello di "catturare" una immagine che tenga conto di queste armonie.


Un bel posto o bravo il fotografo ?


La foto qui sopra è il risultato di una attenta valutazione della scena e della sua composizione in relazione alle linee geometriche che regolano l'armonia all'interno del riquadro fotografico.

Esistono tanti modi e tante regole per comporre una immagine, chiaramente quando ci si trova dietro l'obiettivo e con davanti un soggetto che magari non è un paesaggio ma una persona o un animale non molto interessati a condividere le nostre valutazioni geometriche, dobbiamo applicare "poche ma buone" regole per sfruttare al meglio e tempestivamente la scena davanti a noi.

Riquadro fotografico:

Ovvero i margini del nostro "foglio da disegno" :

Possiamo disporre il foglio in orizzontale oppure in verticale e da notare che il rapporto tra i lati è di 2:3, vale a dire che se ad esempio il lato corto misurasse 10 quello più lungo misurerebbe 15.

A questo punto tutto quello che dobbiamo fare è creare delle geometrie all'interno di questi rettangoli, o con semplici linee, oppure dalla sovrapposizione di più linee.

Alcuni esempi :

Questi sono alcuni esempi.. ma ognuno si potrebbe costruire i propri modelli geometrici a piacere.

Vediamo ora come qualcuno prima di noi .. ha applicato i modelli geometrici ed armonici (quindi ideali) ai modelli che si presentano davanti ai propri occhi (quindi reali)

Questa particolarità dell'armonia geometrica la conoscevano bene i pittori, artisti, architetti e le sfruttavano per creare una visione armonica dei loro lavori : quadri, sculture, palazzi, chiese, ecc.

C'è persino chi sostiene che qualcuno di questi artisti celasse dei simboli religiosi o codici segreti tra le linee geometriche delle proprie opere.

C'è anche da dire che molti fotografi riescono comunque ad ottenere fotografie armoniche, senza avere mai sentito parlare di queste cose, grazie al cosidetto "occhio fotografico" che.. analogamente all'orecchio musicale è quella sorta di sentore interno al proprio animo, strettamente legato a queste linee armoniche. Chi però non ha il cosiddetto occhio fotografico, può avvalersi di queste piccole regole per "comporre" la scena con una maggiore e migliore "armonia".

 

LE PROPORZIONI ARMONICHE PER LA BELLEZZA DEL SOGGETTO:

Valutare un buon soggetto od oggetto avviene in modo analogo alle regole di composizione:

Qual è il modo con cui sosteniamo che un automobile è più bella di un'altra, oppure un volto è più bello di un altro? Proprio col metodo delle proporzioni armoniche.

Due soggetti "abbastanza" analoghi.

Ma il primo risulta più sgradevole a causa delle errate proporzioni armoniche, il secondo è decisamente più apprezzabile.

Tutto questo perché il secondo modello si avvicina ai rapporti armonici.

 

1,618... UN NUMERO MAGICO ?

Sembra che molte cose siano legate da questo numero, e stranamente le cose considerate perfette, sono anch'esse legate a questo numero:

Il rapporto tra le dimensioni del corpo umano, le dimensioni del volto, molte figure geometriche, la successione di Fibonacci, edifici moderni e antichi, le dimensioni della nostra galassia, ecc. sono tutti legati tra le loro dimensioni da questo rapporto aureo.

  • Altezza persona / altezza dell'ombelico = ~ 1,618.

  • Lunghezza braccio/ lunghezza gomito-dita = ~ 1,618.

  • Lunghezza gamba/lunghezza anca-ginocchio = ~ 1,618.

  • Distanza esterna degli occhi/larghezza bocca = ~ 1,618.

  • Larghezza bocca/larghezza naso = ~ 1,618.

  • Lunghezza della foglia di una rosa/larghezza della foglia stessa = ~ 1,618.

Tutto ciò che è ~ 1,618 viene percepito come perfetto dai nostri recettori.

Tutto ciò che si discosta da questo rapporto assume via via sempre meno interesse



Ecco perché molti fotografi trovano piacevole fotografare la natura . proprio perché i soggetti sono già di per sé, legati da proporzioni e geometrie perfette, a noi il compito di immortalarli seguendo le linee armoniche di composizione.


 

Proviamo a guardare le cose ... da un "punto di vista" diverso - LA PROSPETTIVA:

Fotograficamente parlando il controllo della prospettiva è determinante per conferire più o meno il senso della tridimensionalità alle nostre immagini dato che queste ultime vengono rappresentate su piani con 2 dimensioni : monitor o stampa.

La percezione della tridimensionalità di una scena (sia essa un oggetto o uno spazio) si caratterizza generalmente in base a tre categorie di prospettiva:

  1. Prospettiva geometrica
  2. prospettiva aerea
  3. prospettiva cromatica

1) PROSPETTIVA GEOMETRICA :

è la geometria delle linee geometriche che convergendo in modo più o meno accentuato verso uno o più punti di fuga, creano una sensazione di tridimensionalità:

 

Prospettiva geometrica lineare accidentale

 

Mentre in questo caso la fuga prospettica è accentuata anche dalla composizione simmetrica :

   

Prospettiva geometrica lineare centrale

2) PROSPETTIVA AEREA :

Si deduce dalla perdita di definizione dei contorni (da non confondere con lo sfocato e la limitata PdC) a seconda della distanza degli oggetti rappresentati ed un parallelo cambiamento del colore delle cose in ragione della loro lontananza.

In questo paesaggio l'effetto della terza dimensione è generato non tanto dalle geometrie quanto dall'abbassamento di nitidezza a dallo sfumarsi dei contorni in profondità, complice la foschia

 

"l' Annunciazione nel Messale" di Gherardo di Giovanni (1446-1497). Dalla finestra si evince la tecnica della prospettive aerea. La densità dell'aria funge come una nebbia che dissolve nell'azzurrino gli oggetti in lontananza.

3) PROSPETTIVA CROMATICA :

è un altro modo di dare un certo rilievo tra i vari piani che compongono l'immagine. In pratica è l'utilizzo di colori complementari, che genera un certo dinamismo alla scena. Il Bellini fu tra i primi a rappresentare nei suoi dipinti questa tecnica, posizionando generalmente i toni più caldi (tipo rosso) nei primi piani e quelli più freddi ( tipo azzurro) nei piani dello sfondo.


ruota dei colori complementari: 2 colori complementari si trovano l'uno di fronte all'altro. Es. Rosso e Blu, Giallo e Viola, Verde scuro e Arancio, Bianco e Nero, ecc..

 

BELLINI Giovanni - Orazione nell'orto

 

 

 

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