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FOTOGRAFARE LA VIA LATTEA

Come fotografare la Via Lattea: consigli ed esempi


fotografare la via lattea

Se ti interessi di fotografia notturna, più prima che poi ti vorrai cimentare col fotografare la Via Lattea.

Ora, fotografare la via Lattea, nonostante sia ben riconoscibile e maestosa, presenta alcuni problemi, sia tecnici che artistici.

Quelli tecnici dipendono dal fatto che è notte, e devi allo stesso tempo:

  • catturare più luce possibile
  • evitare la confusione dell’immagine dovuta al movimento della terra rispetto alla volta celeste

Quelli artistici dipendono dal fatto che la Via Lattea, in quanto bellissima, viene fotografata qualche milione di volte all’anno… e quindi, fare una foto che si distacchi almeno un po’ dalla massa, non è affatto facile.

Se a questi problemi aggiungi la possibilità di nuvole, freddo, inquinamento luminoso … ti rendi conto che in effetti fotografare la Via Lattea non è così semplice come sembra.

Quando e dove  fotografare la Via Lattea

In Italia, quasi tutto tutto l’anno (eccetto i mesi invernali), e in qualunque posto, a patto che non ci sia un eccessivo inquinamento luminoso.

Ma, se sei uno/una che viaggia, tieni presente che la migliore visione della Via Lattea si ha nel periodo estivo, e il più vicino possibile all’Equatore.

Quello che conta veramente però, secondo me, è il contesto in cui la fotograferai.

Sicuramente infatti è possibile fare delle belle foto della via Lattea fissandola li’, da sola, in mezzo al cielo. Ma, secondo me, solo con qualcosa che ti faccia da contesto a terra riuscirai a fotografare la via Lattea in maniera unica e tua.

Per questo, è fondamentale fare un sopralluogo diurno nel luogo dove farai la tua foto. Ed avere abbastanza fantasia e immaginazione per capire come si comporterà il paesaggio nella luce notturna.


Attrezzatura necessaria

Per fotografare la Via Lattea non serve un’attrezzatura da migliaia di euro (anche se, come sempre, aiuta!).

Solo poche cose ma buone:

  • una reflex full frame o formato ridotto (in questo secondo caso, ricorda il fattore di correzione per la lunghezza focale).
  • un obiettivo grandangolare fisso: più luminoso è, meglio è. L’esposizione deve essere abbastanza lunga da catturare la luce ma non troppo, per evitare un effetto “trailing” non voluto.
  • un treppiedi robusto: di notte è normale che ci sia un po’ di brezza, così come è più facile che la tua macchina fotografica abbia degli incidenti.
  • un telecomando wireless: se vuoi che la foto sia “tack sharp” e non vuoi rumore, è indispensabile
  • una bussola: ti aiuterà a trovare qualche stella particolare, e ti farà sentire molto all’avventura. Il che non guasta, soprattutto se cerchi ispirazione.

Composizione e scatto

Come abbiamo detto, puoi fotografare la via Lattea sia sullo sfondo del cielo, sia contestualizzata rispetto a un oggetto a terra.

Io preferisco questa seconda opzione, anche se presenta qualche difficoltà tecnica in più. Potrai per esempio dover fare una doppia esposizione, e poi unire le due con photoshop. Usa allora una maschera e lo strumento “pennello” per ottenere una fusione perfetta.

Inoltre, ecco alcune ulteriori buone regole per fotografare la via lattea:

  • Apri il diaframma al massimo, e scatta in Raw: aumenterai la nitidezza
  • Ricorda che dovrai lavorare a iso molti alti, almeno a 1600
  • Per evitare il trailing, cioè scie di luce indesiderate dovute al movimento terrestre, segui la regola del 500: dividi 500 per la focale dell’obiettivo che usi. Con un 20mm, ad esempio, devi evitare esposizioni più lunghe di 500/20 = 25 secondi
  • Attento alla luna piena! E’ così luminosa che rischia di “mangiarsi” tutto il resto della foto
  • Non dimenticare le basi: la regola aurea e quella dei terzi valgono anche per fotografare la via Lattea

Qualche bella foto della Via Lattea

Guarda le foto qui sotto:

Entrambe di sicuro impatto, ed in entrambe la via lattea viene fotografata con alcuni elementi terrestri a contestualizzarla.

La prima foto presenta un po’ di distorsione in più ai lati, e un briciolo di effetto trailing (secondo me non voluto) che la seconda non ha.

Certamente poi, è stata realizzata con la fusione in post produzione di 2 foto. Diversamente tenda/lago/cielo non apparirebbero tutti così bene illuminati allo stesso tempo. Il ritocco è pesante, cosa che trovo, anche ideologicamente, singolare:

Il fotografo ha infatti camminato ore fino a un lago di montagna per fotografare la via Lattea, lontano da ogni inquinamento luminoso. E poi ha ficcato una luce potente nella tenda, scattato alcune foto, e passato ore a ritoccarle al computer!

De gustibus ….

Il risultato comunque è ottimo, soprattutto grazie a una molto ben riuscita composizione grafica dell’immagine, con tenda e Via Lattea quasi in opposizione sui due lati, e la geometria del lago e delle montagne a fare da raccordo.

La seconda immagine, molto meno rimaneggiata in post produzione, appare anche più precisa tecnicamente.

A farla da padrone sono la via Lattea, che apre il cielo come fosse una ferita (nota la differenza da un punto di vista “drammatico” con la prima foto), e l’ombra dell’albero sulla destra.

Complessivamente, preferisco decisamente la seconda foto.

Entrambi i fotografi però sono riusciti a fotografare la Via Lattea in maniera un po’ diversa dal solito, cioè con un certo grado di unicità. Quindi, complimenti!

Libri consigliati

Tecniche, trucchi e segreti della fotografia astronomica di Daniele Gasparri

Guida pratica all’astrofotografia digitale di Lorenzo Comolli (Autore), Daniele Cipollina (Autore)

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