Potremmo descrivere Elliott Erwitt come “l’uomo che fotografava i cani”. Nel corso della sua carriera ha infatti pubblicati ben quattro libri sul tema, raccogliendo tutti gli scatti che hanno per protagonisti bulldog e chihuahua (le due razze preferite dal fotografo).
Questo la dice lunga sul suo stile, che potremmo definire senza alcuna esitazione ironico e irriverente al punto giusto.
Erwitt ha scelto di concentrarsi sulla street photography con l’obiettivo di cogliere i momenti più imbarazzanti, inaspettati e divertenti che potessero verificarsi nelle strade di tutto il mondo.
Un barboncino che si appoggia a una balaustra durante una mostra canina, come se fosse uno spettatore qualunque; una lezione d’arte, in cui l’unica vestita è la modella che posa per il ritratto, mentre gli aspiranti pittori sono completamente nudi; o ancora, un crocifisso immortalato da qualche parte in Argentina, alle cui spalle campeggia un enorme cartellone pubblicitario della Pepsi.
“Uno dei risultati più importanti che puoi raggiungere è far ridere la gente. Se poi riesci, come ha fatto Chaplin, ad alternare il riso con il pianto, hai ottenuto la conquista più importante in assoluto”: una frase che riassume perfettamente l’Erwitt – pensiero riguardo la fotografia.
Storico membro della Magnum Photos, Erwitt è dotato di una sensibilità e di un’empatia fuori dal comune, una caratteristica che gli ha permesso di leggere la realtà intorno a sé in maniera unica, spontanea e bizzarra.
Ecco la famosa foto del barboncino che osserva il palcoscenico della mostra canina