Il Light Painting è una tecnica fotografica che significa, letteralmente, “dipingere con la luce“, e non è un caso dunque che fosse tanto amata dal pittore Picasso.
Il light painting infatti prevede proprio di utilizzare le fonti di luce esterne come un pennello per produrre effetti su una fotografia già in fase di scatto.
Non aspettarti dunque che produca fotografie realistiche, anzi!
Gli effetti che potrai ottenere con questa tecnica saranno quasi fiabeschi e potrai divertirti e scatenare la tua fantasia per modificare la realtà, con risultati che lasciano a bocca aperta.
Tra l’altro, non è affatto impossibile ottenere in breve tempo dei risultati interessanti, soprattutto se invece di procedere alla cieca si ha un piccolo aiuto.
In questo articolo vedremo dunque:
Guarda le foto qui sotto: sono esempi che ti aiutano visivamente a capire di cosa stiamo parlando.
Il principio è sempre lo stesso: utilizzare la luce per dipingere. Ma il contesto e i risultati sono molto diversi, e ti danno l’idea della ricchezza di applicazioni di questa tecnica fotografica.
Double Arch by Wayne Pinkston
Qui sopra, una foto con light painting relativamente semplice ed efficace: il fotografo ha allungato il tempo di esposizione a circa 20 secondi mentre illuminava il soggetto dal basso con delle torce, per farlo stagliare sul buio circostante. La tecnica utilizzata è il cosiddetto light painting “off camera”, la vedremo nel prosieguo dell’articolo.
October Skeletons by Darren Pearson
Esempio di light painting molto più complesso: con pennellate precise si può infatti creare qualunque oggetto, in questo caso degli scheletri. Nello specifico, è stata utilizzata una torcia a led su uno sfondo buio, dopo avere impostato la fotocamera su bulb. La tecnica utilizzata è la “on camera”, e anche questa la vedremo nel prosieguo dell’articolo.
Light painting image of a Sea scene by Carin Harris on 500px
Un altro esempio di “on camera” tanto bello quanto difficile da realizzare.
Ci sono alcune fotocamere, come per esempio le mirrorless olympus, particolarmente indicate per il light painting perché per esempio mostrano sullo schermo LCD il “formarsi” della tua foto, pennellata dopo pennellata.
Tuttavia, non è assolutamente necessario comprare una fotocamera specifica.
Basta che permetta di modificare i parametri di tempo manualmente.
Anche il tuo telefonino, in effetti, andrà più che bene se ti permette di fare lunghe esposizioni.
Perché la chiave “tecnica” del Light Painting è proprio quella di dare il tempo, al sensore, di registrare le pennellate di luce; e quindi la maggior parte delle foto effettuate con questa tecnica richiedono diversi secondi per essere realizzate.
Se poi la tua fotocamera ti permette di regolare anche il diaframma, ottimo: ti aiuterà a regolare il passaggio della luce in maniera più “fina”, e ad agire, quando necessario, su altri parametri come per esempio la profondità di campo (in molti scatti di Light Painting in realtà, essendo tutto avvolto nel buio, non è necessario).
Per quanto riguarda gli ISO, il consiglio come sempre è di mantenerli più bassi possibili: così le parti scarsamente illuminate avranno minor rumore digitale. Ci sono però eccezioni che fra poco vedremo.
Come dicevo comunque, questi sono tutti aspetti secondati, utili al professionista. Per te che inizi, basterà controllare il tempo e avrai controllato il 90% degli aspetti tecnici, e potrai così focalizzarti sugli aspetti più creativi del Light Painting.
Abbiamo già visto che la cosa più importante è la tua fotocamera: è necessario che abbia la possibilità di lavorare con tempi di posa molto lunghi, compresa se possibile la modalità bulb, che permette all’otturatore di rimanere aperto per più di 30 secondi.
Vediamo adesso insieme quale altra attrezzatura può servirti per realizzare un buon light painting:
In realtà poi, ed è questo il grande fascino di questa tecnica, tutto può essere utilizzato come fonte di luce: anche un tizzone del camino. Dipende dalla tua fantasia e dalle capacità tecniche che piano piano acquisirai.
Con il Light Painting si possono fare foto estremamente complesse, ma il bello è che tutte si ottengono tramite l’applicazione, con diversi livelli di abilità, di solo tre tecniche base:
Che possono anche essere ricombinate fra loro nella stessa posa. Vediamole una per una.
La fonte di luce sta davanti alla fotocamera, che dunque la fotografa direttamente. Questo avviene per esempio nella scrittura con la luce, nella silhouette, nelle strisce di luce, e in generale tutte le volte che il fotografo disegna direttamente degli effetti muovendo la sorgente di luce davanti all’obiettivo.
E infatti anche il fotografo si trova nel campo fotografico, ed è quindi molto importante che sia vestito di nero e si muova con rapidità, per evitare di apparire nella foto. Può essere utile anche, per evitarlo, alzare un po’ gli ISO, facendo attenzione però al rumore digitale.
Foto di Maria Saggese, light painter. A sinistra, una “spada” a led viene mossa dietro la modella; a destra in alto, nuovamente una spada ma di colore blu. In basso, scritta eseguita con una semplice torcia elettrica. In tutti e 3 i casi la fotografa ha dovuto muoversi nel campo fotografato.
In questo caso, la fonte di luce non sta nel campo fotografato, ma la di fuori di esso, illuminando invece direttamente i soggetti della foto. E’ questa la tecnica che dà le rese “pittoriche” più spettacolari.
Foto di Maria Saggese, light painter. A sinistra una modella, a destra una natura morta. In entrambi i casi i soggetti vengono illuminati dalla fotografa muovendo la torcia come un pennello sulle aree a cui vuole dare risalto. Sia la fotografa che la torcia sono fuori dal campo di ripresa della fotocamera.
In questo ultimo caso, forse il meno utilizzato, la fonte di luce è nel campo di ripresa della fotocamera ma è fissa. A muoversi è la fotocamera stessa. Si creano così scie di luce molto caratteristiche, che suggeriscono il movimento del soggetto fotografato (mentre paradossalmente esso è fermo ed è la macchina foto che si muove).
Occorre avere pazienza e fantasia, così come è necessario maturare la giusta esperienza, perché:
Questa tecnica fotografica di dipingere con la luce è molto personale; potrai quindi provare diverse applicazioni liberamente, dando sfogo alla tua fantasia.
Ci sono però due errori molto comune che ti consiglio assolutamente di evitare:
Light painting ottenuto tramite steel whool: si lega una matassa di lana d’acciaio a un cavo, le si da fuoco, e la si fa roteare velocemente creando la spirale e i lapilli che da essa emanano. Da fare strettamente in luogo aperto e non a rischio incendio!
Come ti ho già accennato prima, per avvicinarti alla tecnica del Light Painting è fondamentale sperimentare.
Puoi sperimentare innanzitutto diverse fonti di luce e vedere quale è la loro resa. Prova e continua a provare fino ad ottenere l’effetto che preferisci; in questo modo potrai controllare la luce nel modo a te più congeniale.
Varia i tempi di scatto e, se la tua fotocamera te lo permette, l’apertura del diaframma.
Comincia da aperture facili, tipo F/8 e F/11, che sono un buon compromesso per nitidezza, profondità di campo e quantità di luce che passa al sensore. Potrai poi utilizzarne altre e vedere come cambiano gli effetti.
Scegli un luogo buio, quello sarà il tuo sfondo. Puoi decidere di iniziare da un luogo in cui si trova una struttura che vuoi rientri nella tua foto (ad esempio un bel palazzo, un albero). Puoi illuminare con una torcia alcune parti di quell’oggetto che altrimenti rimarrebbe al buio.
Diversamente cimentati in semplici disegni con la luce: un fiore, un cuore, una scritta… Per esempio, scrivere il tuo nome con la luce potrebbe essere il primo passo, non credi? Oppure quello di qualcuno a cui vuoi bene, per regalargli poi una foto davvero diversa!
Quando poi passi a foto più complesse ti consiglio di creare, prima di dipingere con la luce, uno o più skecth su un foglio di carta della foto che vorrai ottenere, con tanto di percorsi e tempi per ciascuna pennellata di luce.
In generale, soprattutto all’inizio, annota tutto: non solo tempo di scatto, diaframma e iso utilizzati, ma anche quantità, direzione e tempi delle varie “pennellate” di luce.
Sui disegni, so per esperienza che molti fanno un po’ di resistenza, perché si preoccupano del fatto che non disegnano bene.
Fregatene! Quello che importa è che la foto venga bene, e disegnare prima l’effetto che vuoi ottenere ti aiuterà a farlo.
Non ti resta dunque che prendere torcia, cavalletto e fotocamera e fare la tua prima fotografia light painting!