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IL RITRATTO FOTOGRAFICO: ALCUNI CONSIGLI

Perché è così importante imparare a fare i ritratti fotografici?

Beh, la prima risposta che mi viene in mente è: perché li fanno tutti, e pochi sono quelli realmente belli.

Quindi, se vuoi imparare a migliorare nella fotografia di ritratto, segui i miei consigli e vedrai che le tue fotografie acquisiranno quel quid in più che le farà distinguere.

Le persone sono sempre state un soggetto privilegiato nella fotografia. Questo sia per quanto riguarda l’interesse di fotografi professionisti che dei semplici amatori che possiedono una fotocamera (non importa che sia una compatta, o una reflex o una istantanea).

Chi non ha mai scattato un ritratto di famiglia, fotografato un bimbo che gioca, una festa di compleanno o una ricorrenza?

E’ indubbio che le persone siano attratte e incuriosite dalle altre persone; e questo aumenta i desiderio e il piacere di fotografarle.

Ma, scattare una foto istantanea, ad esempio solo per ricordare un momento specifico o un ricordo, è una cosa; diverso è invece riuscire a scattare un bel ritratto fotografico che riesca a comunicare l’essenza del soggetto ritratto.

Il foto ritratto, quindi, non è la mera riproduzione di una immagine del soggetto fotografato, ma qualcosa di più.

Il ritratto fotografico è un modo per rappresentare il soggetto facendo in modo che la fotografia scattata comunichi alcune delle sue peculiarità.

Certo, un ritratto fotografico solitamente rimanda un’immagine attraente, piacevole e interessante. Deve catturare, in questo modo, l’attenzione di chi lo sta guardando.

Affinché l’immagine fotografata trasmetta questo messaggio e queste sensazioni, il soggetto deve essere naturale e rilassato.

Facile, no?

No, non lo è.

E’ qui che entra in gioco la bravura del fotografo ritrattista, che oltre a conoscere la tecnica, deve essere anche un po’ psicologo e fare di tutto per comprendere la persona che ha davanti e metterla a proprio agio.

In questo articolo ti parlerò di:

  • tipologie di ritratto
  • aspetto psicologico
  • obiettivi
  • illuminazione
  • pose
  • sfondo

In questo modo sarà più facile comprendere come fare un ritratto fotografico.

Lena by Ann Chase on 500px.com

 


Ritratti fotografici: tipologia

Possiamo considerare il ritratto fotografico come un grande insieme che racchiude dei sottoinsiemi a seconda delle varie tipologie.

Possiamo infatti distinguere:

  • ritratto in sala pose
  • ritratto in interni
  • ritratto in esterni
  • ritratto ambientato
  • il ritratto creativo

La maggior parte delle indicazioni che ti darò sono applicabili a tutti i tipi di foto ritratto.

Primo argomento, credo il più importante di tutti quando si parla di ritratti fotografici, è l’aspetto psicologico del soggetto da ritrarre.

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Ritratto: quanto conta l’aspetto psicologico

Quando hai provato a fare un autoritratto fotografico hai vissuto in prima persona cosa significa stare davanti all’obiettivo della tua fotocamera. Di sicuro all’inizio ti sentivi imbarazzato e impacciato, non sapevo come metterti, quale posa assumere. Vero?

Per questo motivo riesci a capire bene lo stato d’animo del soggetto che hai davanti e che devi fotografare. Comprendi bene il suo imbarazzo, e soprattutto, che non ha la più pallida idea di che cosa deve fare è come si deve mettere. Sicuramente preferirebbe camminare sui carboni ardenti, piuttosto che farsi ritrarre.

La sua tensione è spesso palpabile e gli si legge sul viso, rendendo quasi impossibile per chi fotografa cogliere le espressioni migliori.

E per espressioni migliori intendo soprattutto naturali e rilassate.

A tal proposito, ecco alcuni consigli che ti possono essere utili fin dal primo approccio:

  1. pianifica incontro pre-shooting
  2. pensa prima a preparare set (e quindi le luci se si tratta di un ritratto in sala pose); oppure scegli la location
  3. fallo sedere
  4. dagli qualcosa da tenere in mano
  5. parla col tuo soggetto e …ridi.

1. Pianifica un incontro

Se ne hai la possibilità, prevedi di incontrare la persona che dovrai ritrarre.

Questo incontro ti sarà utile per almeno due buoni motivi:

  • servirà a conoscervi meglio reciprocamente prima dello shooting; quale modo migliore che fare due chiacchiere insieme per stabilire un rapporto di conoscenza, e diciamo anche di confidenza? Sarà sicuramente utile per avere una persona un po’ più tranquilla davanti all’obiettivo della tua fotocamera.
  • avrai modo di capire che cosa il soggetto si aspetta dalle fotografie che gli farai, che cosa vuole comunicare e svelare a chi guarda.

2. Pianifica lo shooting

E’ davvero molto importante che tu trasmetta sicurezza; devi mostrare al soggetto che ritrarrai che sei sicuro di cosa stai facendo, che hai completa padronanza della situazione e che, proprio per questo motivo, sei in grado di guidarlo e dargli tutte le indicazioni che gli servono.

Questo significa che dovrai prepararti prima, per sapere quello che vuoi fare e quello che vuoi ottenere. Dovrai preparare le luci e il set se lavorerai in sala pose; dovrai fare un sopralluogo della location se scatterai in esterno o in un interno diverso.

Soprattutto dovrai aver già studiato una serie di pose in cui mettere il tuo soggetto.

3. Fai sedere il tuo soggetto

Blond woman with newspaper in cafe drinking coffee by Jozef Polc on 500px.com

 


Metti a proprio agio la persona che devi ritrarre iniziando a farla sedere; così si rilasserà un po’ di più, piuttosto che stare in piedi come un baccalà che non sa dove mettersi.

4. Dagli qualcosa da fare

E’ importante che all’inizio il tuo soggetto si distragga dal pensiero fisso che sta per essere fotografato. Dagli qualcosa da tenere in mano, qualcosa con cui giocare che lo distragga, (ad esempio un cappello, un foulard, un fiore, un orologio… insomma, qualunque cosa che attiri la sua attenzione e che lo distragga)

5. Parla e ridi

Cerca di creare empatia con il tuo soggetto; fallo parlare, crea confidenza, fallo ridere!!

In questo modo si rilasserà, e gli effetti positivi sulle sue espressioni non tarderanno ad arrivare.

Poiché la buona riuscita di un ritratto dipende in grande misura da quanto è rilassato il soggetto, e dalla sua predisposizione a collaborare, non devi assolutamente sottovalutare questi aspetti.

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Ritratti fotografici: quali obiettivi usare

In linea di massima posso darti questo consiglio: scegli di usare un teleobiettivo.

Il teleobiettivo, infatti, mantiene le proporzioni naturali, ed è quindi l’ideale quando vuoi fotografare un primo piano di un volto.

Il grandangolare è più insidioso, perché distorce le proporzioni, e rischieresti di trovarti con immagini un po’ grottesche.

Questo succede perché il grandangolo, se usato a distanza ravvicinata, accentua le dimensioni del naso e della parte anteriore del viso del soggetto.

Ovviamente, non potendo fare a meno di utilizzare un obiettivo grandangolare, ti consiglio di inquadrare una porzione più ampia dell’ambiente in cui è posizionato il tuo soggetto.

Per questo motivo, gli obiettivi considerati migliori per un ritratto fotografico sono da 85 mm a 200mm.

Illuminazione

Come sicuramente già saprai, l’illuminazione ha un ruolo fondamentale nella fotografia di ritratto.

Se imparerai a conoscere e a usare la luce, riuscirai a dare alle tue fotografie quel tratto che distinguerà il tuo stile.

Nel ritratto fotografico, la luce diventa fondamentale per comunicare a chi legge la fotografia un messaggio, una sensazione particolare.

Per questo motivo devi imparare a usare la luce bene e a tuo vantaggio, perché è importante tanto quanto la tua fotocamera.

Nel ritratto fotografico le luci influiscono sul risultato finale. Puoi sempre fare una fotografia di un soggetto ben esposto, senza particolari ombreggiature e senza pensare a niente. Sicuramente il risultato sarà buono, e la fotografia sarà tecnicamente corretta. Forse, azzardo, un po’ troppo “normale”.

Non ho detto brutta; non ho detto sbagliata. Semplicemente normale, priva di carattere.

L’illuminazione è importante perché può aiutarti a modificare alcuni tratti della persona che intendi ritrarre. La luce, infatti, può accentuare o attenuare alcune caratteristiche sia del volto che del carattere del tuo soggetto.

Impara a scegliere e a usare in modo consapevole l’illuminazione. Questo ti permetterà di fare un passo in più per migliorare le tue competenze fotografiche.

Vediamo insieme quali tipi di illuminazione per il ritratto fotografico puoi usare.

Possiamo distinguere due tipi di illuminazione:

  • naturale
  • artificiale


Luce naturale

Fotografare con luce naturale riesce a dare alla fotografia spontaneità e semplicità.

Se fotografi in esterno, all’aria aperta ricorda però queste semplici regole:

  • se puoi, non fotografare in pieno sole. La luce del sole forte è molto dura e tende a creare ombre molto marcate, che diventano davvero poco estetiche quando fotografi delle persone. Evita che il sole colpisca direttamente il viso di chi devi fotografare.
  • preferisci fotografare quando il cielo è coperto da nuvole: questo perché le nuvole diventano un “diffusore” di luce naturale. La luce diffusa in questo caso è più morbida riesce a illuminare in modo uniforme senza creare ombre.
  • se puoi evita di fotografare con la luce delle ore centrali, perché appiattisce i colori e crea ombre troppo marcate
  • sfrutta la golden hour, ovvero l’ora d’oro che si ha poco dopo l’alba, prima che il sole si alzi nel cielo, e poco prima che il sole tramonti. La luce in queste ore è delicata e diffusa, e crea una fantastica illuminazione nei ritratti
  • metti sempre il sole dietro la persona che vuoi ritrarre. In questo modo il soggetto eviterà di strizzare gli occhi perché accecato dalla luce; inoltre non ci saranno ombre dure sul volto. Aggiungo ancora una cosa: la luce del sole posizionata dietro al tuo soggetto creerà un bagliore di luce che delineerà i capelli…molto piacevole alla vista. Mettere il sole alle spalle è una soluzione molto usata, direi classica. Se vuoi illuminare meglio il volto del tuo soggetto puoi usare un flash di riempimento, oppure un pannello riflettente.

Se fotografi in interni, e se le condizioni te lo permettono, puoi comunque sfruttare la luce naturale.

Hai una finestra grande a tua disposizione? Usala!

La luce che entra dalla finestra è la migliore per i ritratti. Se poi la finestra da cui entra la luce è grande, allora ancora meglio perché la luce è più diffusa.

Ecco come devi disporre il soggetto:

  • con una spalla verso la finestra,
  • leggermente spostato indietro rispetto alla luce piena per non essere colpito direttamente;  la luce deve essere morbida e arrivare lateralmente sul soggetto
  • abbastanza distante dalla finestra stessa, in modo che la luce non risulti troppo forte

Tu invece dovrai posizionarti vicino alla finestra.

In questo modo otterrai una luce tenue e delicata, poco contrastata.

Luce artificiale

Se la luce naturale non basta, puoi essere costretto ad aggiungere la luce artificiale.

Per luce artificiale intendo quella del flash reflex, oppure quella di lampade esterne a luce continua e non.

Ti sconsiglio vivamente di usare il flash pop up della tua fotocamera. E’ centrare, è troppo diretto, e la luce che emette è puntiforme, perciò troppo dura per un ritratto.

Ricordati questa regola:

più una luce è puntiforme, più evidenzia le rughe d’espressione e i difetti della pelle. Più è diffusa, più attenua i difetti

Un flash esterno (flash a slitta) ti può sicuramente dare un maggiore controllo in quanto puoi decidere tu la potenza del lampo. Inoltre puoi usare la tecnica del bounce, ovvero di sfruttare la luce riflessa, e quindi più diffusa e morbida, che si ottiene puntando il flash sul soffitto o su una parete. Per questo informazioni ti rimando al mio articolo sui flash reflex.

La luce del flash che rimbalza sul soffitto o su una parete e sicuramente la più usata, soprattutto da chi è agli inizi. Non è difficile da utilizzare e riuscirà a darti ottimi risultati. 

Se decidi di allestire un set fotografico e utilizzare lampade per l’illuminazione artificiale, devi imparare le regole base e le tecniche di illuminazione più conosciute.

Infatti, a seconda del tipo di schema di illuminazione che deciderai di utilizzare, otterrai un effetto psicologico diverso.

Ti faccio qualche esempio:

  • se desideri che il tuo ritratto fotografico trasmetta tranquillità, devi usare una illuminazione piena, ovvero una luce che illumini completamente la parte del soggetto rivolta verso la fotocamera.
  • Se invece vuoi dare più carattere al tuo soggetto, puoi usare una illuminazione laterale, che illumina solo una parte del soggetto e lascia l’altra in ombra.
  • Se invece vuoi un tipo di illuminazione che trasmetta una forte carica emozionale, drammatica, puoi usare l’illuminazione Rembrandt. La luce Rembrandt (si, prende il nome dal pittore olandese che la utilizzava nei suoi autoritratti), illumina il soggetto dalla parte non rivolta verso la fotocamera,  lateralmente e dall’alto, come se provenisse da un lucernario.
  • se utilizzi la luce diffusa, cioè una luce piena, ma ammorbidita da un ombrello o un bank, ottieni una luce tranquilla e rassicurante, che ammorbidisce i lineamenti del viso e i difetti


Pose

Come ti ho accennato poco fa, è importante conosce prima il soggetto che intendi ritrarre e capire quale immagine di se vuole comunicare attraverso il suo ritratto.

Questa è la base di partenza per decidere come procedere con il foto ritratto, e quali pose fare assumere al tuo soggetto.

Devi pianificare in anticipo le pose, e dimostrare che hai chiaro in mente ciò che stai facendo, senza stare troppo a pensarci sul momento.

Ovviamente anche le pose dipendono molto dal tipo di ritratto che vuoi fotografare.

Se desideri scattare un ritratto ambientato, magari di una persona nel suo ambiente di lavoro, va da sé che sarà più facile trovare la posa più congeniale, in quanto ti basterà fargli svolgere il suo lavoro.

Perciò se sarà uno scrittore lo fotograferai seduto alla sua scrivania, intento a scrivere al computer; se sarà uno chef, lo fotograferai intento a cucinare o a preparare un piatto.


Sfondo

Self portrait by Anna Antonova on 500px.com

 


Se vuoi dare un aspetto professionale ai tuoi ritratti, devi far si che lo sfondo sia il migliore possibile. Uno sfondo troppo pieno di oggetti, distrae l’attenzione e appesantisce l’immagine.

Sai quando si dice meno è meglio? Perciò cerca di rimuovere il più possibile elementi non utili dallo sfondo. Distraggono l’attenzione dal soggetto. Più lo sfondo è semplice e pulito, meglio è.

Naturalmente questa regola non vale per i ritratti ambientati. In questo caso lo sfondo e l’ambiente sono funzionali alla fotografia di ritratto, perché lo contestualizzano e vanno a “raccontare qualcosa” della persona ritratta.

Se ritrai all’aperto, cerca di sfocare lo sfondo. In questo modo il soggetto che ritrai rimane isolato e risalta di più.

Warm light smile by Dragos Pop on 500px.com

 


Conclusioni

I cinque consigli che ho voluto darti in questo tutorial un buon punto di partenza per capire come fare un ritratto fotografico.

Sono consigli pratici, come hai potuto leggere.

A questi consigli voglio aggiungerne un ultimo: osserva bene i ritratti fotografici di altri fotografi; in questo modo riuscirai a capire cosa fa più presa su di te, come potrebbe farlo su chiunque guarda un ritratto. Trarrai ispirazione e ti farai un’idea più precisa di ciò che vorrai ottenere dai tuoi ritratti fotografici.

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